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Prima che sia primavera, di Rita Massaro

Vi siete mai chiesti quanto le nostre vite siano condizionate dal luogo in cui nasciamo e quanto i nostri destini siano strettamente connessi alla storia, alle credenze, ai valori della terra che ci ha dato i natali?

Prima che sia primavera
Prima che sia primavera

Sicuramente potremmo porre la stessa domanda ai personaggi di Prima che si primavera di Rita Massaro (Il seme bianco edizioni), molti dei quali probabilmente ci risponderebbero che ciò che sei dipende da dove sei, ancor di più quando quella che chiami “casa” è una terra scomoda, rossa come il sangue versato, bruciata dalle stragi e silenziosa come l’omertà.

Giulia, Adriano, Lorenzo, Marina e – prima fra tutti – Sara sono solo alcuni dei protagonisti di una “storia siciliana” racchiusa tra presente e passato: una di quelle storie che portano con sé l’eco dell’estate delle stragi di Capaci e di Via D’Amerio, all’indomani delle quali i giovani hanno iniziato a chiedersi se fosse possibile cambiare quella terra, e se sì da dove partire.

Loro, i personaggi di Rita Massaro, sono partiti da un doposcuola per i bambini più bisognosi, affrontando quegli ostacoli che mettono sempre un po’paura perché troppo grandi, troppo pericolosi, troppo “adulti”, e giungendo sino al presente ammaccati e spesso confusi, disillusi da un mondo che sembra non voler cambiare mai e da un profondo senso d’inadeguatezza.

Prima che sia primavera parla del peso di nascere in una terra “impegnativa” com’è la Sicilia, del bagaglio emotivo che ogni siciliano porta con sé per tutta la vita ovunque il destino lo conduca, di quella frustrante sensazione di non sentirsi mai abbastanza eroi per un’isola che chiede ai suoi figli di avere coraggio, sempre.

Un libro il cui messaggio scorre pagina per pagina, quasi in sordina, come una limpida giornata invernale, ed esplode all’improvviso nel cuore del lettore a poche righe dalla fine… prima che sia primavera.

Niente è inutile, neppure le nostre sconfitte. Soprattutto le nostre sconfitte.

Roberta Taverna

Di giorno Roberta Taverna, dottoressa in giurisprudenza , corre tra un’aula di tribunale e l’altra, mentre la sera si dedica al primo grande amore della sua vita: i libri. Lettrice instancabile, fa scorrere tra le sue dita le pagine di centinaia di libri ogni anno; legge in treno, mentre corre sul tapis roulant in palestra, camminando per strada… Predilige i romanzi contemporanei stranieri, con qualche ciclica capatina tra classici dell’Ottocento. Ha frequentato corsi di giornalismo e di scrittura comico-creativa, ha collaborato con alcune testate locali e ha fatto parte della giuria del concorso letterario Casa Sanremo Writers 2014. Ha creato e coordina il sito letterario Inkbooks. Cosa fa su MeLoLeggo? Legge molto, cerca di smaltire la pila infinita di volumi che si moltiplicano inspiegabilmente ogni giorno sugli scaffali di casa e recensisce tutto ciò che scopre imperdibile.

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