Qual è l’origine de “L’origine della specie” di Charles Darwin?
Lo sapete che, giorno dopo giorno, una parte sempre più consistente dei libri della biblioteca di Charles Darwin viene resa disponibile a tutti, anche a voi, grazie alla pubblicazione digitalizzata su internet dei volumi? L’aspetto più interessante è che essi contengono le note e gli appunti scribacchiati dallo scienziato sulle pagine e ai margini degli stessi. Dei 1.480 libri appartenenti alla sua biblioteca personale, 730 contengono dunque importanti indizi che si rivelano un valido aiuto per riuscire a meglio comprendere e ricostruire i pensieri che hanno mano a mano condotto Darwin nella stesura de “L’origine della specie”. Considerando i numerosi aspetti del mondo naturale che la sua teoria dell’evoluzione tiene in conto, la lettura era per lui un mezzo fondamentale e fonte primaria di prove a dimostrazione delle sue teorie e idee.
Gli studiosi sperano che il progetto di digitalizzazione possa permettere di ritracciare il modo in cui Darwin, avvalendosi delle sue letture, sia riuscito a compiere i suoi passi teorici. A lavoro ultimato su tutti i volumi inizierà la seconda fase del progetto, che prevede la trascrizione completa degli appunti.
L’edizione digitale e la ricostruzione virtuale dei libri viene operata sui volumi che il figlio dello scienziato, Francis, trasferì nel 1908 presso la Scuola di Botanica dell’Università di Cambridge. “Da una parte è stata prestata molta attenzione ai manoscritti e alla corrispondenza, ma la biblioteca dello scienziato non ha sempre ricevuto l’attenzione che merita, perché è nel dedicarsi alle idee e alle teorie degli altri che ha sviluppato il proprio pensiero” ha affermato Anne Jarvis, bibliotecaria presso la facoltà.