Recensione: Roosevelt. Pro e contro, di Roberto Margotta
“Freedom of speech
Freedom of worship
Freedom from want
Freedom from fear.”
Se capitate a Washington D.C. e avete appena visitato il Thomas Jefferson Memorial, non lasciatevi scappare l’occasione di allungare un poco il vostro percorso, costeggiando il Potomac River, fino a varcare lo splendido Franklin Delano Roosevelt Memorial.
Se poi, come nel mio caso, tornate a casa punti da una sana curiosità nei confronti del 32° Presidente degli Stati Uniti (ma restii a immergervi nella lettura delle assai scarse biografie “tecniche” sull’argomento), allora è giunto il momento di scegliere un posto tranquillo, mettervi comodi e iniziare la lettura di “Roosevelt. Pro e contro”.
L’opera, edita da I dossier Mondadori, a cura di Roberto Margotta, è un’attenta e appassionante disamina a tutto tondo dell’uomo Franklin e del Presidente Roosevelt. Con un’interessante ripartizione interna, che alterna dati biografici ad approfondimenti (attraverso studi critici, frammenti di quotidiani dell’epoca, foto e resoconti) il dossier accompagna il lettore alla scoperta di un uomo enigmatico, ricco di inventiva, talento e contraddizioni. Un personaggio in biblico tra genialità e avventatezza, fautore del New Deal e del Social Security Act, protagonista indiscusso del XX secolo:
“I governi possono sbagliare, i presidenti possono fare errori, ma l’immortale Dante c’insegna che la giustizia divina pesa i peccati di quelli dal sangue freddo e i peccati di quelli dal cuore caldo con una bilancia diversa. Meglio gli occasionali errori di un governo animato dallo spirito di carità che le coerenti omissioni di un governo congelato nel ghiaccio della propria indifferenza.”
Unica controindicazione alla lettura? Il libro, ormai datato (1972), risulta fuori catalogo… ma a volte il desiderio di scoperta legato a una buona bancarella di libri usati possono fare miracoli.