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ROMA – Presentazione di “Quel treno per Baghdad”, di Stefano Malatesta

Quel treno per Baghdad

ROMA – Oggi alle ore 18.30 presso la Sala conferenze della Casa delle Letterature, in piazza dell’Orologio, 3, Stefano Malatesta presenterà Quel treno per Baghdad. 

Leggerà brani dal libro Giuseppe Cederna

Viaggio in treno con suspense è la precedente raccolta di racconti curata da Stefano Malatesta dedicata a tutto quello che di esilarante, di tragico e di misterioso può succedere in un viaggio in treno. Quel treno per Baghdad è la nuova raccolta, che riguarda questa volta i trasferimenti in treno che parlano dell’avventura e del piacere del viaggiare. Ci sono viaggi nella famosa transiberiana percorsi da un giovanotto che per pagarsi il biglietto organizza dei giochi di prestigio nel ristorante del treno. E c’è la storia di un altro notissimo treno, dalla fama sinistra, che andava da Mombasa fino al Lago Vittoria, sempre assediato da leoni famelici che avevano ucciso e divorato durante la costruzione della ferrovia oltre mille operai indiani. In una storia che assomiglia alle vie dei Canti di Bruce Chatwin, uno straordinario imprenditore di vini siciliano percorrendo le rotaie di un tratto di ferrovia abbandonata rievoca il suo passato. E un principe siciliano racconta quando accompagnò la madre su un trenino a scartamento ridotto e stava per precipitare in fondo alle miniere di zolfo che appartenevano alla famiglia. Uno dei racconti più riusciti è la vicenda di un bravissimo attore, Giuseppe Cederna, chiamato a Milano da Jannacci a recitare in teatro che fa le prove sul Settebello. Il libro prende il titolo dal capitolo più lungo, quasi un saggio, che racconta la costruzione della ferrovia Costantinopoli-Baghdad inventata dai tedeschi per bypassare il Medio Oriente in mano agli inglesi. Infine l’ultimo racconto, scritto in maniera impareggiabile, parla di Norman Douglas, a Londra, che prendeva un Train Blue fatto di poltrone di cinz.

A cura di Stefano Malatesta. Con i racconti di Giuseppe Cederna, Maurizio Tosi, Matteo Pennacchi, Diego Planeta, Stenio Solinas, Francesco Alliata, Boris Biancheri, Mario Fales.

Giuseppe Cederna è l’indimenticabile interprete del soldato che si innamora della prostituta greca nel film Mediterraneo di Gabriele Salvatores, che ha vinto il premio Oscar come il miglior film straniero. L’ultimo suo film è Nine con Nicole Kidman. Scrive libri di viaggio. Con risultati allo stesso livello delle sue interpretazioni.

Maurizio Tosi insegna all’Università di Bologna ma continua ad essere un archeologo peripatetico, molto conosciuto soprattutto all’estero. Vive tra Samarcanda e Ravenna e sta scrivendo un libro sulla sua vita turbolenta e contraddittoria insieme al giornalista Silvestro Serra, direttore del nuovo mensile di viaggi del Touring Club.

Matteo Pennacchi ha realizzato tre giri del mondo, due dei quali rappresentano dei record: il giro del mondo senza soldi ed il primo giro interattivo del mondo. Ha scritto due libri: Il Grande Sogno per Piemme eButtati – le 100 cose da fare una volta nella vita per Mondadori.

Diego Planeta è stato l’imprenditore che più di ogni altro ha contribuito alla rinascita – o, meglio, alla nascita – del vino siciliano. Chiamato scherzosamente “Iddu”, è cavaliere del lavoro, ha ricevuto la cittadinanza ordinaria di Vittoria (in provincia di Ragusa) e la laurea ad honorem in scienze agrarie.

Stenio Solinas è uno dei migliori scrittori italiani di libri di viaggio. Ha lavorato come giornalista per “Il Giornale” e “L’Europeo”, il suo ultimo libro s’intitola Da Parigi a Gerusalemme, sulle tracce di Chateaubriand.

Francesco Alliata di Villafranca è stato fotocinereporter, inviato di guerra, cineasta, inventore, agricoltore, industriale di gelati. Con la casa di Produzione Panaria fondata insieme con Renzo Avanzo, Quintino di Napoli, Pietro Moncada di Paternò ha prodotto i primi documentari subacquei mai girati in Italia. A lui si deve il primo film italiano girato con la lente “Cinemascope”.

Boris Biancheri è stato uno dei nostri diplomatici più brillanti e stimati. Ambasciatore a Tokyo, Londra e Washington, è stato Direttore Generale degli Affari Politici e Segretario Generale della Farnesina. Tra i suoi libri il carteggio immaginario con l’autore de Il gattopardo di cui era amico e discepolo e Elogio del Silenzio, pubblicato nel 2011, anno della sua morte.

Mario Fales è ordinario di storia del Vicino Oriente Antico all’Università di Udine. Il suo ultimo libro, Saccheggio in Mesopotamia, finalista al premio di Viareggio, racconta la storia del museo di Baghdad dalla nascita fino a Saddam.

Il fascino del viaggio in treno in otto racconti che rievocano impareggiabili paesaggi siciliani, atmosfere esotiche perdute, amori inaspettati, leoni famelici, locomotive blue e poltrone di cinz, avventure orientali e leggende sinistre.

Redazione

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