Roots – Radici, di Bruna Martini
Che piacevole lettura, Roots – Radici, la graphic novel di Bruna Martini uscita per Beccogiallo. Mi ci sono imbattuta come fosse un’avventura nuova, ché di graphic novel mi è capitato di leggerne poche, e mi ha rapita come in rare altre occasioni. Lo stile dell’autrice è un po’ naif, con un’impaginazione evocativa e un uso dei colori che rendono le immagini simili a un ricordo. Ai disegni talvolta si accompagnano foto e riproduzioni di documenti storici, che arricchiscono la narrazione rendendola ancora più vicina, autentica.
La curiosità viene carpita sin dalle primissime pagine, da una parte con un riferimento a una terra lontana, l’Argentina, e a una realtà rurale antica, dall’altra con il ritrovamento da parte di Bruna, la protagonista, di una vecchissima foto di famiglia.
Tra vecchi album di ricordi, archivi e qualche chiacchierata con un papà dapprima recalcitrante ad aiutare ma poi sempre più partecipe, Bruna si trova a ricostruire le orme di Gracco Cornelio Rondalli, lontano parente col quale percepisce curiosamente un legame che oltrepassa epoche e costumi differenti. Ad accomunarli, però, la scelta di lasciare il proprio paese per cercare altrove il compimento del proprio futuro, in Argentina nei primi anni del ‘900 lui, nel Regno Unito nei primi anni 2000 lei. In questo continuo rimbalzo tra le epoche, prendono forma interrogativi che vanno a scandagliare tematiche più importanti e universali: l’importanza della famiglia, la necessità della ricerca di una propria identità, il dolore del distacco, le difficoltà che spesso si incontrano nel perseguimento di una propria strada lontana da quella che era la propria casa.
A far da cornice e protagonista al tempo stesso, una pagina di storia del nostro paese ormai dimenticata, quella che ci parla di un’Italia contadina in tumulto per l’imminente inizio di una nuova guerra e insoddisfatta delle condizioni di vita, spinta a inseguire sogni di fortuna in paesi lontani.
Roots – Radici è una lettura emozionante, intensa e convincente, un viaggio su più livelli che all’ultima pagina vi lascerà con un sorriso e… sì, anche un leggero senso di nostalgia. Buona lettura.