West Dunbartonshire, Scozia – banditi i libri stampati in Israle nelle biblioteche pubbliche.
SCOZIA – Il Consiglio del Dunbartonshire Occidentale, area amministrativa della Scozia situata ad ovest di Glasgow, nell’ottica di un insieme di iniziative promosse a sostegno della causa palestinese, ha preso la decisione di bandire i libri stampati in Israele dalle biblioteche pubbliche.
La polemica, che ha portato al levarsi di voci di protesta e indignazione da parte di Amos Oz e numerosi altri scrittori israeliani, è stata sollevata in seguito alla pubblicazione della notizia sul quotidiano israeliano Yediot Ahronot.
Il più ampio progetto legislativo del Consiglio del Durbanshire Occidentale ha già approvato due anni e mezzo fa il divieto di vendere beni provenienti da Israele. Tale decisione è stata poi estesa alle traduzioni inglesi di libri israeliani e alla loro distribuzione nelle biblioteche pubbliche in tutta la giurisdizione in seguito al raid sulla flotta turca a Gaza lo scorso maggio.
L’Unione europea proibisce il boicottaggio di prodotti provenienti da paesi che non sono soggetti ad embargo ufficiale imposto dalla stessa UE.
Il portavoce del Consiglio regionale del Dunbartonshire Occidentale ha comunque precisato “L’amministrazione comunale non boicotterà i libri israeliani stampati in Gran Bretagna, ma solo i libri stampati in Israele”,
aggiungendo che non sono per ora previsti boicottaggi di prodotti provenienti da Libia, Siria o Iran. “Un luogo che boicotta i libri non è tanto dissimile da un luogo che li brucia”, ha affermato in risposta Ron Prosor, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite.
Gli si potrebbe dar torto?
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